La Notte del Liceo Classico 2025

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Anche quest’anno il Gioberti ha onorato l’ormai consueto appuntamento con la Notte Nazionale del Liceo Classico con un denso programma di conferenze, letture, proiezioni e spettacoli. 

L’iniziativa - nata da un’idea del prof. Rocco Schembra e giunta ormai all’undicesima edizione, anche grazie al sostegno del Ministero della Pubblica Istruzione e dell’Associazione Italiana di Cultura Classica - è finalizzata a promuovere la cultura classica e a valorizzare il curricolo del Liceo Classico, aprendo le porte di tutti gli istituti aderenti, dalle ore 18 alle 24, non solo alle rispettive comunità scolastiche, ma alla cittadinanza tutta. Il coordinamento tra i quasi 350 licei classici che in tutta Italia partecipano all’evento è garantito da un Comitato Organizzativo, che ha proposto il tema di quest'anno “Mediterraneo/Mediterranei: mare in mezzo alle terre, terre in mezzo al mare”, ha scelto il brano inedito di apertura “Me di terra” del cantautore fiorentino Francesco Rainero e ha fornito sia il video da proiettare in avvio di serata sia il brano da drammatizzare in chiusura (Saffo fr. 168b Neri).

Al Gioberti l’evento è stato aperto alle ore 17:30 dall'Anteprima della Notte del Liceo Classico, che ha visto protagonista il Laboratorio di hip hop coordinato dal prof. Sarasini: trentatré ragazze, dirette dalla coreografa Serena Aymar, hanno portato in scena la coreografia “Fluentes”, con la quale si erano già distinte nei Campionati studenteschi e nelle Olimpiadi della danza, risultando vincitrici in entrambe le competizioni. Alle 17:45, il Laboratorio di teatro e costumi "Nella Bonaffini", coordinato dalla prof.ssa Donatella Rossi, dalla prof.ssa Molino e dagli esperti esterni Toni Mazzara e Elena Giaccone, ha proposto poi un'azione scenica  ispirata alle opere dell'artista Graziella Navaretti Bartolini aventi come soggetto le favole di Esopo e Fedro: le studentesse e gli studenti, recitando in italiano, latino e greco con l'ausilio delle maschere realizzate per l'occasione dal Laboratorio di costumi, hanno guidato il pubblico per gli spazi del nostro Liceo coinvolgendolo in un corteo danzante.

Alle 18 la scena si è spostata in aula magna, dove la Dirigente ha accolto i presenti con i suoi saluti inaugurali e dato ufficialmente inizio alla manifestazione, presentando l’intervento del prof. Matteo Saudino, dal titolo “Mediterraneo: crocevia di idee e persone”. Saudino ha celebrato il Mediterraneo antico come spazio fecondo di viaggio e di incontro, comunicazione e interscambio, luogo non di “purezza”, ma piuttosto di meticciato, commistione, sincretismo; l’identità mediterranea come identità plurale, dunque, esplorata attraverso cinque figure iconiche, rappresentative delle sue molteplici radici: Odisseo, eroe viaggiatore per eccellenza, campione della metis e della hybris - dell’ingegno e della tracotanza -, che “di molti uomini vide la città e conobbe i pensieri”; Anassimandro di Mileto, filosofo presocratico dell’apeiron; Pitagora di Samo, filosofo, matematico e scienziato, fondatore di una Scuola pitagorica a Crotone sul modello delle comunità orfiche; Ipazia di Alessandria, figura - singolare per l’epoca - di donna matematica, astronoma e filosofa, vittima del fanatismo religioso cristiano dei primi decenni del V secolo d.C.; infine, il “migrante anonimo”, simbolo di tutti i migranti morti nel nostro mare in un disperato viaggio verso una vita migliore.

Alle 19 la parola è passata a studenti e studentesse, che hanno raccontato il Mediterraneo prestando la loro voce a due dei più grandi classici di tutti tempi, le Storie di Erodoto e l’Eneide virgiliana.

Dalle Storie i Giobertini hanno letto pagine memorabili sui nomoi: norme consuetudinarie, costumi, ritenuti validi e assolutamente giusti presso i vari popoli, la cui bontà sul piano etico - osserva invece lo storico di Alicarnasso - è del tutto relativa, nient'altro che prodotto culturale della civiltà che li ha generati.

Con il video “Siamo tutti figli di Enea” - realizzato da un gruppo di studenti e studentesse della 3^A - lo sguardo sul Mediterraneo è tornato ad essere sguardo sui migranti di ogni tempo, profughi di guerra in cerca di nuovi inizi, mossi dal motore  della necessità, portatori di destini inscritti in una volontà a noi imperscrutabile e di un dolore che, invece, non possiamo umanamente ignorare. “Sunt lacrimae rerum” recita una celebre quanto enigmatica espressione virgiliana: sulla scorta del saggio di Maurizio Bettini “Homo sum”, gli allievi ne hanno illustrato ai presenti le possibili interpretazioni, facendo dialogare i versi dell’Eneide con le immagini più dolenti della nostra contemporaneità.

A seguire un gruppo di studenti di 3^C, coordinati dal prof. Sorella, ha offerto una prova di dibattito regolamentato, cimentandosi nel Formato della Palestra di Botta e Risposta sulla mozione "Socrate avrebbe dovuto lasciare Atene”.

Dopo un breve aperitivo, è stata la volta dell’attesissimo concerto del Gioberti Music Live, che ha visto la partecipazione ampia ed entusiasta della nostra comunità scolastica.

I ragazzi e i professori del GML hanno proposto una selezione di brani pensata sulla duplice realtà che il “Mediterraneo” incarna, come ha illustrato ad inizio concerto il direttore artistico del progetto, professor Alessio Coletta: “Il Mediterraneo per noi ha mille voci diverse, mille occhi diversi, mille colori diversi, mille sorrisi diversi, e se la diversità è vita, se la diversità è dialogo e crescita, il dolore è unico, perché il dolore non ammette diversità, il dolore è dolore, ha sempre la stessa voce, ha sempre gli stessi occhi e ha sempre lo stesso colore.”

Il Mediterraneo dunque è stato raccontato attraverso brani come Caruso di Lucio Dalla, Clandestino di Manu Chao, Il ballo di San Vito di Vinicio Capossela, Misirlou, tradizionale greco in salsa rebetika, e attraverso un tributo a Pino Daniele, con O’ scarrafone, e al maestro Ennio Morricone, con l’esecuzione del tema di Nuovo Cinema Paradiso supportata da una commovente proiezione sullo sfondo di immagini delle tragedie del Mediterraneo. Come ogni anno, poi, il GML ha eseguito una serie di brani ballabili che ha trasformato il concerto in una gioiosa grande festa.

Un’edizione dunque di grande successo, questa del 2025, che ha visto la comunità giobertina partecipare con calore ed entusiasmo, esprimendo appieno la vitalità e l’attenzione all’attualità che sempre la animano.

Un sentito grazie da parte della commissione organizzatrice a tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo e le loro energie a rendere questa Notte indimenticabile.