Semifinale amara: i Paralumi sconfitti a Parma
I valori necessitano di una revisione continua. Questo l’oggetto della mozione che ha impegnato i Paralumi della ragione composti da Alice Mirandola (4A), Alice Della Pia Casa (4 alpha), Melissa Indino (5C), Irene Ghirlassi (5L) e Viola Tuberosi (5L) e allenati dalla prof.ssa Alessandra Saccon e dal prof. Vincenzo Sorella.
Dopo due incontri in modalità digitale, il torneo si è spostato, in presenza, nelle aule dell’Università di Parma. Quattro le squadre dibattenti: la prima semifinale ha avuto come protagonisti i ContraCorso (liceo Corso, Correggio) opposti a Explanandum minato (liceo Nomentano, Roma); mentre la seconda i Paralumi della ragione contro il team Tu si que vales (liceo Malpighi, Bologna). Entrambe si sono risolte con uno scarto minimo, segno di un complessivo equilibrio sia nei discorsi costruttivi sia in quelli improvvisati. Il torneo è stato vinto, con pieno merito, dalla formazione romana che in finale ha argomentato la posizione PRO alla mozione Non esistono valori oggettivi.
Le dibattenti giobertine hanno indubbiamente prodotto la migliore prova complessiva del torneo per qualità delle argomentazioni, rispetto degli oneri del formato e capacità d’improvvisazione, elementi questi apprezzati dalla giuria nella fase di restituzione che, tuttavia, non sono stati sufficienti per l’aggiudicazione del dibattito. Rimane il valore di un’esperienza culturale immersiva: in poco più di un mese, tre dibattiti, decine di pagine lette e studiate di filosofia morale, in coerenza con l’impostazione data al dibattito dal liceo Gioberti: si argomenta solo ciò che si è studiato e solo ciò che effettivamente è stato interiorizzato.
Il torneo è stato anche l’ultima esperienza di dibattenti per Melissa Indino, Viola Tuberosi e Irene Ghirlassi. I coach desiderano ringraziarle per questi due anni ricchi di soddisfazioni; confidano anche in un loro positivo contributo, quando possibile, nella formazione delle nuove leve attive nei vari club di dibattito.
Sintetizza così Melissa Indino, giudicata migliore dibattente delle semifinali, nonché capitana di questa formazione dei Paralumi:
è stata un’esperienza formativa che ci ha insegnato a parlare in pubblico uscendo dalla nostra confort zone. Abbiamo imparato a gestire le nostre emozioni mettendoci in gioco, accentando le critiche per migliorare noi stesse. Ciò che ci è rimasto non è soltanto il lavoro fatto ma anche i rapporti che abbiamo costruito e i momenti di divertimento.