Mostra “Scuola di Italiani ” e il Progetto a.s. 2010 – 2011
“Scuola di Italiani”
Iniziative culturali di quattro istituti torinesi in occasione delle celebrazioni del 150esimodell’Unità d’Italia
“Scuola di italiani” è il titolo della mostra organizzata dalla “Rete scuole 150”, per contribuire alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, inaugurata il 22 marzo 2011 alle ore 11 nell’aula magna del liceo Gioberti in via S. Ottavio 9/11 a Torino dalla prof.ssa Boggio, preside del Gioberti, insieme con i colleghi degli altri istituti, alla presenza del Direttore scolastico regionale dott. De Sanctis.
La mostra è il frutto di un progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Piemonte, che ha visto impegnati i licei Massimo D’Azeglio, Galileo Ferraris, Vincenzo Gioberti e l’I.I.S. Gobetti Marchesini-Casale. Articolata nelle sedi delle quattro scuole, racconta un pezzo di storia del nostro Paese, attraverso la particolare lente della storia degli istituti scolastici, che hanno inteso così valorizzare la propria specifica esperienza di formazione delle giovani generazioni dell’Italia pre e post unitaria.
PRESENTAZIONE della mostra al Gioberti
La mostra si sviluppa in diversi ambienti, appositamente adattati per una migliore fruizione.
Nell’atrio principale sono installati pannelli che ripercorrono in sintesi, le vicende del liceo a partire dal 1825: anche attraverso i documenti dell’Archivio storico, recentemente ordinato, rivivono le storie di grandi insegnanti che hanno formato ancor più grandi allievi, storie di insegnanti e studenti che si intrecciano con la Storia o ne subiscono le conseguenze, storie curiose e storie divertenti raccontate da allievi di oggi.
I pannelli della mostra:
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Completano la prima parte due cortometraggi “La scuola siamo NOI” con interviste a docenti, allievi e presidi che hanno, nel tempo, animato le aule, da una idea del prof. Girolamo de Miranda con montaggio e regia di N. Russo, ed “I mille” realizzato dagli studenti.
Al primo piano, è allestito un laboratorio umanistico dove sono esposti documenti, a volte sorprendenti, tratti da registri, verbali e cartelle personali; foto, libri di insegnanti ed allievi dal 1825 fino agli anni ’70, mentre nel laboratorio di Fisica è possibile ammirare strumenti, alcuni risalenti al 1870, funzionanti ed ancora utilizzati, che hanno contribuito alla formazione di intere generazioni in ambito scientifico. La visita si conclude nel laboratorio di Scienze, ai tempi dell’Unità d’Italia “Storia naturale”, dove sono esposte collezioni di minerali, fossili, modelli di funghi in cera e di modelli in gesso o cartapesta di parti anatomiche umane od animali.
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- Foto mostra
- Foto visita mostra
Il Progetto
I licei “Gioberti”, “D’Azeglio”, “Galileo Ferraris” e l’I. I. S. “Gobetti Marchesini – Casale” hanno formato una rete di scuole in vista dei festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia allo scopo di organizzare, grazie alla sinergia delle loro esperienze, un percorso di riflessione sul ruolo della scuola nella formazione dell’identità degli italiani.
Ogni scuola intende valorizzare la propria specifica esperienza nella riflessione sulla propria identità e nella condivisione con gli altri Istituti della propria storia che diventa necessariamente la storia della formazione delle giovani generazioni dell’Italia pre e post unitaria.
Nello specifico il Liceo “Gioberti” sta lavorando sia per il recupero di strumenti didattici che saranno esposti in una pubblica mostra sia per ricostruire alcuni momenti importanti della propria storia, che risale all’epoca napoleonica, grazie alla realizzazione di pannelli. Si prevede anche la realizzazione di un filmato volto a proporre un confronto tra epoche diverse della storia della scuola.
Il Liceo “D’Azeglio” sta preparando una mostra sulla storia della scuola dal 1831 all’avvento del fascismo grazie alla valorizzazione di documenti dell’Archivio storico del Liceo e dell’Archivio storico della Città di Torino. Attraverso pannelli e materiali multimediali si ricostruirà la vita dell’Istituto, la provenienza sociale degli allievi, la storia di allievi e insegnanti illustri, la presenza femminile e di studenti di origine ebraica, le principali vicende che hanno interessato direttamente o indirettamente – e di cui si trova l’eco nei documenti del Liceo.
Il Liceo “Galileo Ferraris”, nato storicamente con la riforma Gentile, ma il realtà erede del Liceo moderno della riforma Danao Credaro, intende rendere fruibile la sua ricca dotazione di materiale scientifico risalente, in parte, alla seconda metà dell’Ottocento. Gli strumenti, oggetto di restauro e descritti in apposite schede, saranno esposti al pubblico in un piccolo museo. Inoltre si studieranno alcuni documenti riguardanti la vita della Scuola. Anche in questo caso si prevede di rendere accessibile la consultazione dei materiali in forma digitale.
L’Istituto “Gobetti Marchesini-Casale” sta lavorando per studiare e ricostruire la storia della scuola come centro di formazione finalizzato a preparare tecnici, in special modo per le attività conciarie, e per riflettere sul rapporto tra l’Istituto e la realtà industriale che lo circondava. Si prevede di preparare, su questi temi, un video illustrativo.
Il progetto, che vede l’impegno attivo di studenti e docenti da più di un anno e che ha ottenuto un significativo contributo della Regione Piemonte – la rete di scuole formatasi per l’occasione si è collocata al quattordicesimo posto dell’elenco dei cento progetti approvati e finanziati, intende portare ad una sorta di museo itinerante: nei mesi di marzo e aprile 2011, in giornate stabilite sarà possibile visitare, nelle diverse scuole, le mostre organizzate e visionare i materiali prodotti.
Grazie a questo lavoro di riflessione sulla propria singola storia e sui diversi caratteri della formazione delle giovani generazioni da quella tecnico-professionale, particolarmente importante nella Torino del secondo Ottocento e del primo Novecento che, perduto il ruolo di capitale politica si apre alla rivoluzione industriale e diventa capitale produttiva dell’Italia, a quella umanistica indirizzata alle future classi, le quattro scuole intendono proporre spunti per comprendere il valore della scuola nella formazione di un patrimonio comune di conoscenze e di esperienze che ha rappresentato uno dei momenti fondamentali nello sviluppo di una coscienza comune agli abitanti della diverse regioni del Regno unitario. Le scuole di Torino sono state indubbiamente una “scuola di italiani” e continuano a credere nel valore dell’educazione per formare le generazioni future in un orizzonte che si presenta, oggi più che mai, torinese, perché radicato nelle specificità del territorio, italiano, per cultura e storia, ed europeo nella prospettiva di un superamento della chiusura degli stati nazione in una visione ampia di civiltà.
Ottobre 2010