I Paralumi della ragione accedono alla finale di Disputa medievale

È lecito ribellarsi con violenza a un governo legittimo? Questa è la mozione del torneo di “Disputa medievale” che la squadra dei Paralumi, allenata dalla prof.ssa Alessandra Saccon,  ha dibattuto, dapprima sostenendo le ragioni del pro (25 marzo, contro una squadra di Firenze) e poi quelle del contro (1 aprile, contro una squadra di Agrigento). In entrambi gli incontri il gruppo – composto da Lorenzo Amorese (4 A), Alice Dalla Pia Casa (4 alpha), Davide Perosino (4 A), Cecilia Ricchiuti (4 alfa), Matteo Tesio (4 I), Ludovico Uberto (4 A), Vittoria Zola (3 H) – si è aggiudicato la vittoria grazie ad argomentazioni solide e ben strutturate, oltre che alla capacità di ascoltare e confutare quelle degli avversari.

Oltre all’impegno e alla preparazione – che ha spaziato da Aristotele, Tommaso d’Aquino, John Locke fino a Max Weber, Hannah Arendt e Erica Chenoweth – il successo dei due dibattiti è dovuto soprattutto allo spirito di squadra, che è uno dei valori portanti dell’attività di dibattito, vale a dire una sorta di “intelligenza collettiva” che ha permesso ad ognuno di esprimersi al meglio delle loro capacità.

La disputa medievale è un torneo organizzato dalla Società Italiana per lo Studio del Pensiero Medievale (SISPM) con la collaborazione dell’Università di Salerno. Ed è proprio a Salerno che i Paralumi disputeranno la finale il prossimo 9 maggio.